Teatro e natura nel Parco Paduli
Quando usciamo dal tempo diurno, quando oltrepassiamo la linea immaginaria e reale che per i greci segnava i confini tra il mondo umano e quello della selva, dei misteri ombrosi, entriamo in un altro regno. Fuori dal mondo della città, nel bosco, fuori dal tempo diacronico del giorno, nel tempo senza tempo.
Ecco che qui si incontrano “i dissenati” che hanno sentito il bisogno in questa terra di seguire sentieri periferici, cammini inesplorati, ricercando le forme delle proprie necessità poetiche.
La performance nasce da diversi laboratori teatrali, da una ricerca di tutti ed ognuno, da testi inediti ed altri tratti e rivisitati da “Sogno di una notte di mezza estate”, dall’“Antologia di Spoon River” e dalle “Poesie del Capitano Black”.
Un cammino guidato dall’amore e dalla follia nel “Bosco dei Dissenati”.
Una passeggiata animata da personaggi misteriosi tra luoghi magici e le installazioni di land art dell’uliveto pubblico del Parco Paduli.
Un mondo tragicomico, meschino eppure vero, abitato da sognatori romantici o disillusi amanti.
Ne è nata una nuova produzione che ha debuttato, il 22 agosto scorso, nel Parco Paduli.
Una sperimentazione, un percorso di residenza sulle tecniche del Teatro nel paesaggio ed utilizzando come canovaccio “Sogno di una notte di mezza estate” insieme a 8 giovani attrici e attori allievi di una laboratorio intensivo condotto da Eleonora Loche e Stefania Semeraro (attrici della compagnia LELESTE), lavorando insieme sulle pratiche del teatro in natura e del teatro immersivo. Abbiamo, così, esplorato quei principi che consentano al performer di agire in un contesto non tradizionale, quale può essere un bosco, un territorio naturale così come uno spazio urbano.
“Solo uomini di quella specie o i pazzi o gli innamorati vedono cose che il sapiente non vede. È perché sono capaci di perdersi nella notte”.
Testi e regia:
Stefania Semeraro – Eleonora Loche.
Stefania Semeraro – Eleonora Loche.